Le Gole dell’Infernaccio e Capotenna
Raggiungibili dalla piccola frazione di Rubbiano, le Gole dell’Infernaccio sono delle splendide gole naturali frutto del paziente lavoro del fiume Tenna che, nel corso di milioni di anni, ha eroso queste rocce creandosi una via di uscita.
Le Gole dell’Infernaccio sono definibili come impressionanti, magnifiche e possenti dove vertiginose pareti di roccia in alcuni punti arrivano quasi a sfiorarsi e la luce fatica a penetrare, dove il gracidio delle cornacchie che volteggiano nel cielo creano un’atmosfera tale da sembrare di essere in un girone dell’inferno dantesco. Qui i rumori della natura sono sinfonie e armonie meravigliose: il mormorio del fiume che sbuca all’improvviso da meandri misteriosi, che scorre tra i sassi e si destreggia in questa impervia gola, lo scorrere dei ruscelli e i piccoli salti delle cascatelle che si odono in lontananza saranno il sottofondo del vostro cammino.
Le gole mettevano in comunicazione le due valli diametralmente opposte, quella del fiume Nera che sfocia nel Tevere e quella del fiume Tenna che si riversa nell’Adriatico ed era la via più breve ed accessibile per tutte le popolazioni che per necessità dovevano attraversare l’Appennino.
Il percorso del fiume che oggi si può osservare non è quello originale in quanto, dal versante del Monte Sibilla, scese a valle una frana che ostruì tutta la gola costringendo le acque del fiume Tenna a procurarsi un nuovo passaggio.
All’inizio del percorso che conduce all’ingresso delle gole, si attraverseranno dei rigagnoli d’acqua che, scendono dal Monte Zampa, formano le famosissime “Pisciarelle” ovvero piccole cascate di gocce di acqua che cadono dalle rocce sovrastanti e formano un curioso effetto simile ad una enorme doccia.
Fuori dal bosco di alti faggi il sentiero si biforca e sarà possibile raggiungere l’Eremo di San Leonardo, ubicato proprio sotto il Monte Priora, o la sorgente del fiume Tenna (Capotenna) posta a 1.178 mt. o le Cascate del Rio dette anche cascate nascoste.
Durante la stagione invernale la zona è ad alto rischio di valanghe per via della sua conformazione ed è quindi sconsigliabile addentrarsi fino alla primavera inoltrata. Le Gole dell’Infernaccio sono un ambiente di “orrida bellezza” dove in perfetta armonia si fondono insieme l’orrido ed il bello, la paura ed il fascino.
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